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Cumo Sandra - Nathalie e l'arcipelago

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Nathalie e l'arcipelago
Sandra Cumo
ISBN 979-12-80357-33-5

prezzo di copertina: € 13,00
pag. 142
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Questo è il romanzo d’esordio di Sandra Cumo, autrice piemontese, ma anche no, è nata e vive in quella zona di Piemonte che è anche un po’ Liguria, se vogliamo.
Il lettore che si avvicina a “Nathalie e l’arcipelago” potrebbe aspettarsi di trovarsi di fronte a delle avventure di viaggio, di navigazione in qualche meraviglioso arcipelago caraibico o attorno all’Oceania: niente di più sbagliato.
L’arcipelago in cui naviga Nathalie è un arcipelago di persone, formato da tutte quelle persone che fanno parte della sua vita e che sono in pratica isole che circondano la vita di questa ragazza, fin da prima della sua nascita.
Il romanzo in realtà narra la vita, pomposamente qualcuno potrebbe scrivere “l’epopea”, di una famiglia della provincia piemontese dagli anni ’60 ai giorni nostri. Una famiglia di origini umili, di gente nata per lavorare e fare fatica, di una famiglia che deve sempre far quadrare le spese per arrivare a fine mese, quella che potremmo tranquillamente una famiglia proletaria, come lo era la maggior parte delle famiglie italiane in quegli anni che ancora stavano uscendo dalle macerie della guerra.
Padre, madre, tre figli: Elena (che è poi la voce narrante del romanzo”, Simona e Guido: mille problemi, mille difficoltà che si mescolano con le differenze caratteriali di ciascun membro della famiglia. Matrimoni falliti, una tragedia che per molto tempo incombeva su di loro e che grazie all’arrivo di Nathalie si è dissipata e come per magia ha riportato in vita emozioni dimenticate ed emozioni mai vissute da persone che si beavano di poco, come magari una gita domenicale che era per loro un evento così straordinario da sembrare quasi una crociera in giro per il mondo.
Sandra Cumo è molto abile e intuitiva: molto interessante quello di ritagliare per Elena il ruolo di voce narrante del romanzo, creando per lei un ruolo da “grillo parlante”, da “voce della coscienza”. Sandra è stata oltremodo arguta nel saper descrivere quella che era la vita di molte famiglie italiane negli anni nel boom economico, inserendo la narrazione in un contesto che più reale non si può e traghettando la loro vita fino al terzo millennio.
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